Genesi 43:6

Capitolo 43

Giacobbe si convince di mandare Beniamino in Egitto Gen 43:1-14

L'accoglienza di Giuseppe verso i suoi fratelli, le loro paure Gen 43:15-25

Giuseppe fa una festa per i suoi fratelli Gen 43:26-34

Versetti 1-14

Giacobbe aveva mandato i suoi figli in Egitto a comprare un po' di grano, ma ora, in tempo di carestia, quel po' non bastava più. Giuda raccomandò che Beniamino andasse con loro. Non è contro l'onore verso i genitori quando i figli umilmente li mettono in guardia e, quando necessario, li incitano a fare altrimenti. Giacobbe vide la necessità del caso e andava bene così. La sua prudenza e la sua giustizia si manifestava in tre aspetti: 1. Egli restituì il denaro che essi trovarono nel sacco: l'onestà ci costringe a rimettere a posto non solo le cose per le quali noi siamo responsabili ma anche per quelle di cui beneficiamo per sbaglio di altri. Sebbene otteniamo qualcosa a causa di una svista, se la teniamo quando scopriamo la svista, allora la tratteniamo con inganno. 2. Egli mandò di più di quanto diede loro la prima volta: il prezzo del grano poteva essere cambiato o essi avrebbero dovuto pagare un riscatto per Simeone. 3. Egli inviò in regalo cose che la sua terra offriva e che erano scarse in Egitto, balsamo, miele, ecc. La provvidenza non dispensa i suoi regali tutto allo stesso modo: il miele e le spezie non potevano cibare come il grano da pane. Sebbene la carestia scoppiò anche a Canaan, tuttavia essi avevano ancora il balsamo e la mirra, ecc.: possiamo vivere abbastanza bene con cibi semplici, senza squisitezze, ma non possiamo vivere con le sole prelibatezze senza cibi semplici. Ringraziamo Dio che la maggior parte dei cibi necessari e utili sono i più economici e comuni a trovarsi. Sebbene gli uomini valutino eccessivamente il loro oro e il loro argento e i lussi che equivalgono ai frutti migliori della loro terra, tuttavia, in tempo di carestia, li scambiano volontariamente anche con del semplice pane. E quanto poco le cose lussuose ci saranno di aiuto nel giorno della collera! Quanto dovremmo essere pronti a rinunciare a tutte loro, quale perdita per l'eccellenza della conoscenza di Gesù Cristo! Il miglior modo per prevalere sugli uomini è quello di far prevalere il Signore in loro con la preghiera fervente. Ma con queste parole: "Sia fatta la tua volontà!" dovremmo sempre concludere tutte le nostre preghiere nelle benedizioni e nelle afflizioni di questa vita.

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